La Giornata internazionale della donna (o Festa della donna) che si celebra l’8 marzo di ogni anno ha radici profonde, che affondano e si perdono negli albori delle prime lotte per i diritti delle donne. Questa giornata speciale trova la sua origine tra la seconda metà del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, quando nacquero, soprattutto nel mondo anglosassone, diversi movimenti che puntavano a far ottenere il diritto di voto e a garantire una maggiore partecipazione alla vita politica alle donne.
Erroneamente si è spesso sostenuto che la data dell’8 marzo sia stata scelta perché in quel giorno nel 1908 (o nel 1910, a seconda delle fonti) morirono diverse operaie in una fabbrica di New York – ma di questo tragico evento non esiste traccia nei documenti dell’epoca. Molto probabilmente l’errore si spiega con il fatto che il 25 marzo del 1911 un incendio scoppiò negli stabilimenti newyorchesi della Triangle Shirtwaist Factory, dove un centinaio di donne lavoratrici erano state rinchiuse per impedire che scioperassero.
In realtà negli Stati Uniti esisteva già un Woman’s Day dal 1909 (ma si svolgeva in altra data), mentre in Europa iniziative analoghe avevano iniziato a diffondersi a partire dall’anno successivo, soprattutto grazie ai socialisti tedeschi. Ed è proprio in Germania, nel 1914, che si è svolta la prima grande manifestazione dell’8 marzo, con l’obiettivo di rivendicare il diritto al voto delle donne. Tre anni dopo, a San Pietroburgo, con l’Impero Russo in grande difficoltà nella Prima guerra mondiale, le operaie russe guidarono una grande manifestazione che chiedeva a gran voce la fine del conflitto.
Ecco, quindi, che la Festa della Donna è indissolubilmente legata alla storia delle conquiste dei diritti femminili. Nel corso degli anni, la lotta per l’uguaglianza di genere ha portato a importanti cambiamenti sociali e legali. La celebrazione di questa giornata non è solo un’occasione per riflettere su quanto sia stato ottenuto, ma anche – e soprattutto – per riconoscere quanto ancora ci sia da fare.
Per comprendere appieno l’importanza della Festa della Donna è essenziale approfondire la conoscenza del movimento femminista. La letteratura, in particolare, offre una finestra privilegiata per esplorare le voci e le prospettive delle donne attraverso il tempo. Leggere libri scritti da autrici femministe di ieri e di oggi consente di entrare in contatto con le loro idee, le loro lotte e i loro successi.
Molte delle opere fondamentali del femminismo sono state scritte da donne che hanno giocato un ruolo cruciale nella promozione dei diritti delle donne. Ma questa letteratura (che comprende narrativa, saggistica e graphic novel) non si limita soltanto alle opere che ormai consideriamo dei classici; ci sono moltissime autrici contemporanee che continuano a esplorare temi legati all’identità di genere, all’empowerment femminile e alle sfide ancora presenti nella società che le donne si ritrovano a dover affrontare.
Celebrare questa giornata leggendo significa innanzitutto impegnarsi a sostenere le donne nel loro percorso verso la parità, onorare le conquiste del passato, prendere coscienza di quelle in atto e guardare con speranza verso un futuro più equo e inclusivo per tutti.