Chi ama la montagna sa che essa rappresenta una sorta di tempo sospeso, un rifugio dalla fatica quotidiana, un luogo che offre nuove prospettive e possibilità. Questo lo comprende bene Beatrice, la giovane protagonista in cerca del proprio posto nel mondo nel romanzo La strangera di Marta Aidala, pubblicato da Guanda, uno degli esordi più attesi del 2024.
Beatrice decide di prendere in mano la sua vita e partire, con l’obiettivo di comprendere meglio sé stessa, trovare un futuro e, invece di scendere a valle, restare tra le montagne. È per questo motivo che, una mattina di maggio, lascia Torino per trasferirsi tra le cime che considera femminili, nonostante spesso portino nomi maschili. Giunta al rifugio del Barba, un uomo burbero dal passato misterioso, si sente inizialmente respinta come fumna e strangera, perché donna in un mondo di uomini e perché ancora in cerca di una direzione.
Qui incontra Elbio, un giovane malgaro con cui sviluppa un legame profondo, fatto di riflessi e riconoscimenti reciproci. Tuttavia, quando l’estate finisce, Beatrice sceglie di non seguire Elbio a valle, preferendo restare al rifugio con il Barba, un luogo che ora, forse, inizia a sentire come casa. Ma un inverno senza neve le svelerà una montagna inaspettata, spingendola a mettere tutto in discussione e a riflettere ancora una volta sul suo futuro, sulla persona che vuole diventare e sui luoghi ai quali sente di appartenere.
Marta Aidala possiede una voce limpida e coraggiosa, capace di far parlare i gesti, gli eventi, i suoni del bosco, gli odori e la luce che si stende sulle cime. Con una precisione narrativa sorprendente, riesce a raccontare la nuova epica di una giovane donna che, nonostante esitazioni e paure, segue la sua libertà. Beatrice cerca se stessa tra i sentieri e gli uomini di montagna, in un mondo che sente suo, anche se le antiche tradizioni la guardano con diffidenza, come la guarda Elbio, il giovane malgaro con cui instaura un legame intenso, fatto di ritrosie e slanci, di un’intimità fragile e struggente che nasce tra due persone che si riconoscono e si riflettono l’una nell’altra.
La strangera è il romanzo ideale per chi ha amato i libri di Paolo Cognetti, dove la montagna diventa il luogo per ritrovare se stessi, e di Ilaria Tuti, che esplora temi come il coraggio e la determinazione di una donna disposta a tutto per la propria libertà.
Nata a Torino nel 1996, Marta Aidala si è innamorata della montagna a diciassette anni, coltivando il sogno di salirci per rimanere. Dopo aver svolto vari lavori, si è diplomata alla Scuola Holden nel 2023. La strangera è il suo romanzo d’esordio, pubblicato da Guanda dopo essere stato conteso dai principali editori italiani. Attualmente Marta scrive e lavora in una libreria Ubik, pronta a inserirsi nel panorama letterario italiano come una nuova e promettente voce.